Il giacimento fenicio di Sa Caleta si trova in una piccola penisola tra la spiaggia di Codolar ed il monte di Jondal, lungo la costa meridionale dell’isola. Sul lato di levante, la foce di un torrente costituisce un piccolo porto o imbarcadero relativamente protetto dai venti provenienti da nord e da ovest.
Questo imbarcadero, che utilizzavano già i fenici, è ancora in uso. Sa Caleta è uno stabilimento di carattere urbano estremamente importante, come altre popolazioni simili nel sud della penisola iberica. L’origine dello stabilimento risale alla fine del VIII secolo a.C., anche se è possibile che all’inizio Sa Caleta fosse una specie di base provvisoria e stazionaria, sia per prospezioni economiche che geografiche nelle isole Pitiuse (Ibiza e Formentera), sia per scambi che dal sud della penisola iberica venivano effettuati con le coste est e nord-est peninsulare, persino con il Mediterraneo centrale. Attorno all’anno 600 a.C. l’assestamento venne completamente abbandonato. Secondo il registro archeologico, l’abbandono avvenne in modo organizzato e pacifico e, stando ai dati archeologici, potrebbe darsi che gli abitanti di Sa Caleta si trasferirono verso la baia di Ibiza e, da quel momento, sorgesse la città che persiste fino ad oggi. L’organizzazione urbana di Sa Caleta risponde ad un sistema che si basa sulla giustapposizione degli spazi, disordinati per quanto riguarda l’orientamento tra loro e rispetto ai punti cardinali. Tra le varie unità vi erano ampi spazi di passaggio, a modo di stradine, e spazi o piazzette non eccessivamente grandi che potremmo definire come comunali.
Troviamo anche due forni di pianta circolare di circa 2 metri di diametro situati nel luoghi comunali. Generalmente, in queste aree si trovavano case domestiche e punti in cui improvvisavano fuochi per fondere il piombo argentifero. Il trattamento di questo minerale era frequente tra gli occupanti dello stabilimento di Sa Caleta, mentre altre industrie metallurgiche si specializzarono in altri settori, come nel caso del ferro e del bronzo. D’altro canto, secondo alcuni indizi, i fenici di Sa Caleta svolgevano attività agricole e di allevamento, di pesca, raccolta di frutti di mare e crostacei. Un altro elemento economico importante era lo sfruttamento del sale.
Il giacimento fenicio di Sa Caleta fu dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1999.
Indirizzo: Sa Caleta