Sapevi che a Ibiza si sono trovate varietà di Posidonia oceanica con 100.000 anni di antichità, il che significa che stiamo di fronte al secondo organismo più longevo del pianeta? Così lo ha documentato l’artista e fotografa Rachel Sussman nel progetto ‘The Oldest Living Things in the World’, presentato nell’università di Chicago, dove raccoglie le fotografie dei 15 organismi viventi di origine millenaria.
Nell’isola esistono grandi tesori sconosciuti per il grande pubblico e, senza dubbio, uno di loro è la Posidonia, una pianta marina il cui habitat naturale si trova nel Mediterraneo e più concretamente nelle isole Pitiuse. Si tratta di un bene naturale straordinariamente prezioso, tanto dal punto di vista storico, come ambientale, che è direttamente responsabile della trasparenza del colore, della ricchezza e della singolarità di un’acqua e un paesaggio paradisiaco, che attrae ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo.
Tuttavia, pochi sanno che l’impressionante bellezza del mare, l’intenso colore azzurro turchese e inclusa la sabbia bianca e fine delle spiagge si sono mantenuti così attraverso i secoli grazie a un tesoro sommerso e millenario: le praterie di Posidonia, un bene universale che ha meritato la dichiarazione di Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Molti ignorano anche la fragilità di questi estesi boschi sottomarini che nonostante, la loro antichità, sono straordinariamente sensibili all’attività umana e più concretamente allo scarico di fertilizzanti e acque reflue, alle plastiche e altri resti e, soprattutto, alla pesca a strascico e agli ancoraggi, che causano gravi ferite nelle praterie di Posidonia.
Le ancore degli yacht sono le grandi nemiche di questi ecosistemi: quando si salpano, strappano e distruggono le piante, causando un danno irreparabile a questi autentici monumenti sottomarini. Per scarsa conoscenza o per negligenza, un’attività rispettosa del medio ambiente come è la navigazione, si può convertire in un disastro naturale. Tutti dovremmo contribuire a proteggere i boschi sottomarini più importanti del Mediterraneo, di straordinaria singolarità biologica e storica, che si è anche dimostrato che sono elementi essenziali nella lotta contro il cambio climatico, poiché costituiscono un polmone naturale che libera ossigeno.
Naviga in acque cristalline, però non gettare mai l’ancora quando c’è Posidonia sul fondo. Nuota fra le oasi di posidonia che sono uno degli ecosistemi più ricchi del pianeta, però non strappare mai le piante o non gettare resti biologici di origine umana. Rispetta anche i resti quando li vedi sulle spiagge e camminaci sopra, consapevole che se proteggono la costa dall’erosione, le dune e la sabbia, non possono fare nessun danno alla tua persona.
Apprezza la Posidonia, contribuisci alla sua protezione, garantisci la pulizia delle spiagge e del fondo del mare e entra a far parte attiva di un movimento di sensibilizzazione il cui obiettivo è mantenere le oasi di Posidonia, organismi vivi che cominciano a fiorire in inverno e raggiungono la loro epoca di maggior splendore in primavera.